La sfida editoriale di Reality Book si può sintetizzare nell'idea di "emozione del reale". Secondo noi, niente è più suggestivo della realtà e la cosa più corretta da fare è dialogare con il lettore presentandogli dati veri e raccontandogli cose vere. Sarà lui a mettere assieme i nostri materiali e le sue idee e a farne l'uso che vorrà.
Dentro una vita. I 18 anni in regime di 41 bis di Vincenzo Stranieri
Autore/i Nazareno Dinoi
ISBN 978-88-95284-18-7
Anno di pubblicazione 2010
Pagine 192
Formato 14x21
Prezzo 15,00 €
Collana controluce
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Quarta di copertina
Dentro una vita è il racconto di 18 anni “carcere duro”. Privazioni, violenze, abusi, torture psicologiche e fisiche inflitte in base alle regole del «41 bis» (la legge che regolamenta il regime carcerario riservato a chi è accusato di reati di criminalità organizzata) raccontate dal “numero due” della Sacra corona unita pugliese, Vincenzo Stranieri.
La storia di un bullo di paese che diviene un boss: furti, rapine, sequestri di persona, attentati, rituali di affiliazione. Poi, nel 1984, l’arresto. Vincenzo Stranieri, detto «Stellina», non sta scontando ergastoli né condanne per omicidio. Nonostante tutto nessuno è in grado di dire quando tornerà libero. Dopo 25 anni di prigionia l’ex boss, quarantanovenne, è stanco. Non è un pentito, ma è certamente un uomo che sa di aver sbagliato: «Se mi si vuole dare una possibilità d’inserimento, dimostrerò che sono cambiato». Ma in Italia le cose vanno diversamente.
“Al di là della costituzionalità o meno, e della necessità o meno di prevedere nel nostro ordinamento un regime carcerario differenziato, la sua applicazione in concreto è comunque inaccettabile. Costringere una persona per diciassette anni di fila in una gabbia di vetro e cemento, con poca luce e poca aria, senza cure e senza affetti, senza diritti e senza speranza, e prevedere che da questo regime si possa uscire solo tramite il pentimento o la morte, è indegno in un Paese civile. Ed è incredibile che – eccetto i Radicali – tutti, a destra e a sinistra, siano allineati e coperti con questo regime di 41 bis, e che nessuno veda nell’applicazione di condizioni così inumane e degradanti di detenzione, innanzitutto, il degrado del nostro senso di umanità e la fine del nostro stato di Diritto” (dalla prefazione al volume di Sergio D’Elia, segretario dell’associazione Nessuno tocchi Caino).
Autore/i
Nazareno Dinoi − Giornalista, 52 anni, scrive di cronaca giudiziaria e nera per il 'Corriere del Mezzogiorno' della Puglia. Ha scoperto, portandola alla ribalta nazionale, un’oscura storia di violenze e abusi sui giovani detenuti del carcere minorile di Lecce da parte delle guardie carcerarie. Per quei fatti il Tribunale di Lecce sta ancora processando nove agenti di custodia. Vive a Manduria (Taranto) e collabora con diverse testate, anche nazionali. Ha scritto 'Anime senza nome' (1999) e 'Kompagno di sogni' (2003).
Note
Prefazione: Sergio D'Elia
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